Sprofondata nella sua poltrona rossa, Wendy sta leggendo un libro. Nel suo piccolo appartamento solitario sembra non esserci anima viva, stranamente i vicini non stanno facendo chiasso. Una piccola lampada illumina le pagine e il suo viso concentrato, il respiro è tranquillo e guardandola si ha quasi l’impressione che ci sia solo lei in questo mondo caotico.

Dopo un periodo stressante finalmente aveva deciso di prendersi una serata tutta per sé. Era andata al ristorante, si era abbuffata di ottimo cibo giapponese, ed era tornata a casa staccando il cellulare. Il cielo, nel frattempo, si era fatto sempre più scuro fino a che, adesso, non si scorge più un raggio di sole attraversare le tende azzurre.
Gli occhi scorrono veloci su quelle righe scure mentre la mente è attenta a cogliere ogni minimo particolare di quello psicodramma che tanto la sta appassionando. Parla di un matrimonio preda del torpore della quotidianità, come ce ne sono molti.
Ma, ad un certo punto, la moglie trova una strana scatola colorata che la catapulterà in un mondo parallelo, un sogno ad occhi aperti da cui non vuole più svegliarsi, mettendo anche le corna a suo marito con una persona che neanche lei sa di preciso chi sia. Il marito cerca in tutti i modi di riportare a sé la moglie, arrivando ad impazzire e a mettere in discussione sé stesso e quella relazione. Lo scrittore aveva trasportato Wendy in un viaggio pieno di intrighi e tradimenti e lei ne era rimasta completamente rapita.
Leggendo quelle vicende, si convince sempre di più che la vita di coppia non fa per lei, o almeno per il momento sta bene così nella sua intimità. Ieri era stata ad un appuntamento con un ragazzo carino, simpatico, ma che non aveva acceso in lei la scintilla.
I lunghi capelli biondi le cadono sulla spalla, mentre gli occhi continuano curiosi ad attraversare quelle righe nere. La lettura è capace di trasportare noi poveri mortali in viaggi che nemmeno ci possiamo immaginare, facendoci dimenticare tutti i problemi che abbiamo. Wendy lo sente, percepisce come quelle parole le stanno pian piano entrando dentro, lasciando per sempre traccia del loro passaggio.
In quella poltrona sprofonda sempre più, desiderando quasi di scomparire dentro quel tessuto cremisi, e non tornare mai più, mentre continua a leggere il suo libro. Non si sente alcun rumore, anche le macchine sembrano essersi fermate. La lampada continua ad illuminare quelle pagine bianche, gli occhi concentrati scorrono a destra e sinistra e guardandola sprofondare sembra che lei sia l’unica persona in questo mondo caotico.
~Talija
La poltrona divoratrice! 😱😱😱
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