Tema: Omicidio
Premessa: Questo racconto nasce ispirandosi a un vecchio racconto scritto con 10 parole suggerite dagli utenti. Provando a ripescarlo in mano dopo più di un anno, ho voluto raccontare la stessa storia rovesciandone il punto di vista. Trovate questo racconto nella parte due.

Sono mesi che mi preparo per questo momento. Il cerchio sta per essere ultimato e, finalmente, il mio padrone potrà risorgere dall’inferno in cui si trova. Quel maledetto detective, Harry Gyler, ce l’ha messa davvero tutta per starmi alle calcagna. Per fortuna ho pensato a tutto, il mio è stato un piano perfetto, congegnato fin nel più piccolo dettaglio. In una sera di luna nera, dopo anni a cercare un contatto con il Regno delle Ombre, lo spirito del mio demoniaco padrone si è impossessato di me. Mi ha mostrato il suo progetto di epurazione dell’umanità di cui io sarei stato l’inquisitore. E ora, affacciato alla finestra di questo grattacielo di New York, sto solo aspettando il momento propizio. Gyler è lì, la camicia appiccicata al sudore della pelle, i pugni premuti sulla scrivania. Sa che sta per succedere, ha calcolato ogni cosa. Stasera qualcun altro morirà.
La mappa che il mio padrone mi ha consegnato, mostrava la cartina degli Stati Uniti attraversati da simboli magici. Insieme, una volta uniti, formavano un cerchio alchemico, in grado di risvegliare dal Regno delle Ombre il mio Signore. E così ho vagato per il paese eliminando quegli uomini indegni di vivere, tracciando su ognuno il simbolo corrispondente, in un luogo e un tempo ben precisi. Per attivare il cerchio era necessario anche un tributo di sangue, e non ho esitato a fornirlo togliendo di mezzo anche qualche inutile umano senza futuro. Sentivo il peso del tempo incombere sulle mie spalle, dovevo sbrigarmi. Mi sono nascosto nei luoghi più disparati, sfregiandomi e cambiando identità per sfuggire a quel vile detective.
Ho cominciato ammazzando una prostituta nei pressi di Los Angeles, simbolo di passione sfrenata e carnale. È bastato rovesciare nel suo Martini una piccola dose di Belladonna e quella è stramazzata al suolo ancor prima di essersi tolta quelle immonde mutandine. Con il sacro pugnale ho inciso sul suo ventre il simbolo alchemico della Venere. Quello squallido luogo si è impregnato della mia magia oscura, potevo sentire la sua potenza distruttrice da chilometri. E così via, passando per imprenditori, operai da quattro soldi e uomini deviati nel corpo e nella mente.
Gyler pensava di essere riuscito più volte a prevedere le mie mosse, ma ero sempre un passo avanti a lui. Lo vedo lì ora, intento a consultare una mappa spiegazzata e piena di segni rossi. Non sa ancora di essere caduto nella mia trappola. La superbia con cui si è messo in mezzo al piano del mio Signora sta per essere punita. La maschera preme sul mio volto sudato, il cappuccio riesce a nascondermi nella notte stellata. È finalmente tutto pronto. Gyler è troppo preso da sé stesso per accorgersi di me, troppo stanco per reagire. Non si è nemmeno accorto che l’ho chiuso dentro a questo ufficio maleodorante, tappando tutti i buchi. Apro la finestra di uno spiraglio, tanto quanto basta per diffondere nell’aria il mio veleno più potente.
Lo guardo. Ci è arrivato finalmente. Ce ne ha messo di tempo. Si volta verso di me, gli occhi iniettati di terrore. Si è accorto della mia presenza, ma non può chiedere aiuto. Il respiro si fa affannoso, fino a che stramazza al suolo. Si contorce di dolore, i polmoni respirano nel vano tentativo di prendere aria. Tossisce, implora con lo sguardo il perdono. Mortale inutile e arrogante, non vivrai un minuto di più. Esala l’ultimo respiro soffocato dal veleno, una schiuma biancastra fuoriesce disgustosamente dalle labbra secche.
E ora l’ultimo simbolo. Il serpente che si morde la coda, un cerchio che si chiude. Una nuova vita sta per cominciare. Il sangue caldo gli cola dalla fronte, sporcandomi la punta del dito, saporito come la giustizia.
Ora il ciclo è chiuso, il mio lavoro è concluso. Ora spetta a Lui
Mi piacerebbe sentire anche la storia sentita da parte del detective (immagino sia quella l’altra prospettiva).
Però quel serpente che si morde la coda è il valore aggiunto! Ok, sono di parte, lo so! 😀
Ah, te l’ho già detto brava? No? BRAVA! 🙂
(piccolo refuso: “tappando tutti i buschi” invece di buchi) 😉
PS: Ouroboros rules! 😛
"Mi piace""Mi piace"
Grazie! Correggo subito. 😊 Comunque indovinato 😁 lo metterò presto spero 👍🏼 grazie mille davvero 😊
"Mi piace"Piace a 1 persona
Beh, se riesco (me lo auguro) venerdì provo a fare il triplo carpiato: dopo il racconto di nonna Mery sul ballo degli orchi e quello dal punto di vista degli orchi, stavolta toccherà al vecchio caprone! 😛
"Mi piace"Piace a 1 persona
NON VEDO L’ORAAAA
"Mi piace"Piace a 1 persona
È un po’ che rimando, ma Petrarca è stato impegnativo mentalmente 😅
"Mi piace""Mi piace"