In memoria della sua morte avvenuta la scorsa settimana, il 16 aprile 2020, oggi voglio parlarvi un po’ del mio rapporto con questo autore, e di quanto sia stato importante leggerlo durante l’infanzia.

Non so molto, a dire il vero, della vita di Luis Sepúlveda, tranne che nacque in Cile il 4 ottobre 1949. Spulciando qua e là sul web ho scoperto che è stato un attivista politico, impegnato socialmente e pure incarcerato per questo. Ma non voglio stare qui a parlare di politica, anche perché è un argomento per me decisamente ancora poco conosciuto. Mi sono concentrata sulla sua infanzia, sul suo amore per la letteratura tramandato dal nonno paterno e dallo zio, con cui è cresciuto. Infatti, si approcciò fin da bambino a grandi autori quali Cervantes, Salgari, Melville e Conrad, e, più in generale, ai romanzi di avventura fatti di pericolosi viaggi verso mondi sconosciuti. A scuola, poi, la sua passione per la scrittura crebbe, tanto da scrivere poesie e racconti per il giornale dell’istituto. Durante la sua vita vinse molti premi ed è riconosciuto in tutto il mondo per la sua straordinaria capacità di parlare al cuore delle persone. Scrisse anche molti romanzi ispirati alla sua vita, soprattutto per quanto riguarda il suo attivismo politico, e divenne famoso con il romanzo Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, pubblicato nel 1989 e che arrivò in Italia nel 1993. Vedrò di recuperarlo il prima possibile, come anche le altre sue opere più adulte come Le rose di Atacama e Il mondo alla fine del mondo.
Oggi però voglio parlarvi dei romanzi con cui sono cresciuta io, quei capolavori di narrativa per bambini e ragazzi che mi hanno accompagnata negli anni della fanciullezza. Sono felice di trovarlo ancora nei testi delle scuole elementari e medie, sono storie di una delicatezza e profondità così sorprendenti da lasciare sbigottiti. Si dice che Sepúlveda, trovandosi spesso in libreria per arricchire il suo patrimonio di letture, si soffermasse a guardare e osservare le narrative dell’infanzia con occhio estremamente critico, giudicando alcune di quelle storie troppo infantili, semplicistiche, come se trattassero i bambini come esseri privi di intelletto e senso critico. Lo scrittore non era d’accordo con questo modo di fare narrativa per l’infanzia, i bambini per lui erano tutt’altro che stupidi e serviva loro una letteratura adeguata. Da qui prese lo spunto per creare le storie che tanto amiamo come Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza, Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico e Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà. Le sue storie sono ricche di messaggi di fratellanza, rispetto e amicizia, temi importantissimi da trasmettere ai bambini e ai ragazzi.
La sua storia più famosa, almeno per quanto riguarda il panorama italiano, è Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, un esempio di narrativa estremamente positivo. Parla di famiglia, amicizia, fiducia in sé stessi e dell’importanza di essere sé stessi e inseguire i propri i sogni. Fortunata, la piccola gabbianella rimasta orfana, viene cresciuta dal gatto Zorba, il quale era stato incaricato dalla mamma del piccolo uccellino, morente a causa dell’inquinamento marino, a prendersi cura di lei una volta schiuso l’uovo. Zorba e i gatti del quartiere saranno per la piccola Fortunata una famiglia su cui poter contare e a cui ispirarsi tanto che crederà di essere anch’essa un gatto e di non poter volare. Zorba la sprona, le ricorda la sua vera identità e la esorta a provare e riprovare perché, in fondo, lei desidera con tutte le sue forze di poter volare. Lui, un gatto, insegna a una gabbianella a volare e a librarsi in alto nel cielo, come fa un buon genitore quando lascia il figlio libero di inseguire i propri sogni. È questo il bello delle storie di Sepúlveda, il fatto di riuscire a parlare a tutti, sì ai bambini ma anche agli adulti.
Questa storia poi è stata ripresa da un bellissimo film d’animazione del grandissimo Enzo D’Alò nel film La gabbianella e il gatto, di cui custodisco gelosamente il Bluray fra i film dello Studio Ghibli e quelli di Ritorno al Futuro. Grazie a questo film, di cui ho consumato la cassetta insieme a mia nonna (che tra l’altro aveva una gatta di nome Zorba in suo onore), ho scoperto poi anche il racconto originale e me ne sono follemente innamorata leggendolo a scuola qualche anno dopo. Sepúlveda è riuscito a entrare nei nostri cuori con le sue storie semplici ma mai banali, e lo ringrazio per avermi regalato le sue avventure, soprattutto questa di Zorba e della sua Fortunata. Mi ha insegnato a credere in me stessa e nelle mie capacità, a non arrendermi di fronte alle difficoltà e che, con impegno, anche io un giorno riuscirò a volare, anche se ancora non ci sono riuscita.
Oltre a questo, in mezzo ai miei libri ancora imballati causa poco spazio nel nuovo appartamento, lo ringrazio per avermi fatto la dedica sul libro Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza. Mia madre andò a una sua presentazione qualche anno fa e gli raccontò un po’ di me, come fanno tutte le mamme, e gli chiese di autografarmi quel libro. Lui mi fece una dedica bellissima, chiamandomi pure collega, anche se ancora fatico a definirmi scrittrice. Diventassi brava almeno la metà di lui sarei felice. Mancherai a tutti e mancherai a me Luis Sepúlveda, grazie per averci insegnato che tutti noi possiamo volare alto nei cieli.

Ti è piaciuto l’articolo?
Non ho mai letto niente di Sepulveda, ma avevo in lista “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” ed entro l’anno vorrei proprio leggerlo…
“Collega”: un gran bel complimento, da andarne fieri, direi!
Però chi lo sa: le storie le sai raccontare bene pure tu! 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Le sue storie per i bambini sono comunque molto brevi 🙂 spero riuscirai a leggerlo. Grazie! 😀
"Mi piace"Piace a 1 persona
Way cool! Some very valid points! I appreciate you penning this
post and the rest of the site is really good. It’s very trouble-free to find
out any matter on web as compared to textbooks, as I found this
post at this web site. I couldn’t refrain from commenting.
Very well written! http://linux.com
"Mi piace""Mi piace"