Avevo circa tre anni quando, per la prima volta, mia madre inserì la VHS del primo Fantasia nel videoregistratore. In quel momento, ancora troppo piccola per capirlo, nacque la mia immensa passione per la Disney e, soprattutto, per questo grande classico poco conosciuto.

Fantasia è stato un film fuori dal comune. Nel 1940, con la collaborazione di vari registi e dell’Orchestra di Filadelfia, diretta dal maestro Leopold Stokowski, uscì grazie a Walt Disney questa pellicola episodica.
Diversa dalle precedenti produzioni della casa di Topolino, non fu accolta positivamente dal pubblico americano. Anzi fu un vero e proprio smacco per la Walt Disney Production. Eppure, nonostante siano passati ormai 80 anni dalla sua uscita su grande schermo, ancora riesce a emozionare e sorprendere.
Fantasia è l’unione originale di immagini e musica. Con le sue innumerevoli tavole disegnate a mano e la sua musica celestiale, Fantasia è un prodotto quasi perfetto, originale e in grado di fondere insieme la vista e l’udito. Riesce a trasmettere delle emozioni fortissime, come la commozione o la risata genuina. Difficile non rimanere estasiati davanti a questi fondali riccamente decorati con cura maniacale, le animazioni fluide e i colori suggestivi diligentemente utilizzati.
Ho molti ricordi d’infanzia legati a questo lungometraggio. Davanti alla tv in soggiorno, rimanevo incantata da questo mirabolante connubio di suoni e immagini, ognuno diverso dall’altro. Mia mamma mi racconta sempre che il mio episodio preferito era Le danze della Suite con le musiche dello Schiaccianoci di Čajkovskij, e lo è rimasto tutt’ora. Avrò rovinato la cassetta per quanto avrò visto la sequenza dei funghetti, ridevo a crepapelle.
E poi le fate leggiadre e svolazzanti, la rugiada che si poggia delicatamente sulla ragnatela, così artisticamente perfetta da lasciare senza fiato. Ogni tanto penso anche alla follia di aver dovuto realizzare tutte quelle immagini a mano, è stato veramente un prodotto di altissima qualità.

Ogni frammento di Fantasia è un’autentica opera d’arte. Ancora oggi, quando ho bisogno di trovare l’ispirazione, inserisco nel lettore il bluray gelosamente custodito nella mia collezione di film, e mi immergo nei suoni, nelle storie che questi grandi artisti sono riusciti a raccontare attraverso l’animazione e la musica.
Tutti gli episodi sono in grado di trasmettermi emozioni uniche: La divertentissima sequenza de L’apprendista stregone, con un simpatico Topolino alle prese con magie pericolose e scope animate, o la genesi e l’evoluzione del nostro mondo, raccontata attraverso La Sagra della Primavera di Stravinskij.
Rimango sempre affascinata dal mini-episodio in cui fanno vedere una linea e il presentatore, dialogando con lei, la esorta a mostrare al pubblico come sono rappresentati i vari suoni degli strumenti, con colori e forme diverse per ogni tipo di tonalità.

La Sinfonia Pastorale di Beethoven, con tutte le creature della mitologia greca, dai colori pastello, soffici come una nuvola, o La Danza delle Ore, accompagnata da un balletto fatto di ippopotami dal tutù rosa ma dalla incredibile grazia, struzzi agghindati e alligatori vestiti come principi.
Non mancano comunque i momenti di tensione, come nell’ultimo episodio, Una notte sul monte Calvo, in cui fa la sua comparsa il signore delle forze del male, e del quale da piccola provavo paura, ma che poi, una volta tornato il giorno, viene sconfitto dalla luce, il tutto avvolto dalla emozionante melodia dell’Ave Maria di Schubert.
Fantasia è un viaggio sensoriale che consiglio a tutti di vedere e assaporare fino in fondo. Poche pellicole animate riescono a creare un’armonia di suoni e immagini come questo capolavoro e noi non possiamo che ringraziare il grande Walt Disney per averci regalato questa perla, la quale mai perderà il suo splendore.

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